Lou Dalfin, L'Aze d'Alegre

 

1984, ViVi Records FA013

 

Il secondo album di Berardo e dei Lou Dalfin (registrazione e produzione Studio "Sound Service Hi-Fi" Cuneo) si presenta graficamente peggio del primo. Il disco è anche privo della costa verticale con il titolo e quindi sarà destinato a sparire tra gli scaffali della discoteca casalinga. Il disegno del delfino in copertina è troppo artigianale mentre, sul retro, una fotografia dei quattro componenti della band (stile "bei tenebrosi") già di per sé evitabile, è aggravata da un orribile bordo giallo. I brani sono tutti tradizionali, molti dei quali arrangiati tuttavia da Sergio Berardo, a cominciare dall'apprezzabile "Aze d'Alegre" che apre il disco. A cominciare dalla fisarmonica di Silvio Peron, i musicisti dimostrano ottime proprietà degli strumenti. Manca tuttavia un'originalità compositiva e le informazioni sui brani sono a volte lacunose, ad esempio a proposito di "Due curente" si dice solo: "La courenta è la danza più ballata in val Vermenagna. Eccone due esempi tratti dall'immenso repertorio dei suonatori di questa vallata". Decisamente poco filologico.

 

Tracks:

1. L'Aze d'Alegre (tradizionale) - 2. Din la Valà de Pragialà / Chansoun di Espouzes (tradizionale) - 3. Due Courente della Val Vermenagna (tradizionale) - 4. Le Siège de Coni (tradizionale) - 5. Rigoudin / Courenta di Caraglio / Courenta della Val Maira (tradizionale) - 6. Due Courente della Val Varaita (tradizionale) - 7. San Giaouzè eme Mario (tradizionale) - 8. Due Contraddanze (H. Bodin de Boismortier) - 9. Pastorella / Balet (tradizionale) - 10. Lou Mes de Mai / Rigaudon (tradizionale)