Calicanto, De là de l'acqua
Ed.
La Torre 1983
Un
disco storico del folk italiano. L’equivalente, per il nordest, di
“Ten da chent l’archet” della Ciapa Rusa, vale a dire un lavoro
capace di uscire, senza modernizzazioni forzate, dall’ambito
specialistico per incantare anche i cultori del rock o della canzone
d’autore (si ricorda al riguardo una recensione a dir poco
entusiastica apparsa sul Mucchio Selvaggio). In più i padovani
Calicanto si assumono anche il compito, oneroso e ingrato, di
“mediatori” culturali. Ogni pezzo è ampiamente annotato e la
curatissima confezione cerca di restituire le sensazioni di un mondo
forse perduto ma che a volte si riesce a intravedere attraverso la
nebbia.
Il
repertorio è per la quasi totalità tradizionale di provenienza veneta
e alterna brani cantati e per danza. Fra i primi va ricordato
l’incalzante ‘I dodese mesi e l’ano’, classco di chiusura delle
esibizioni dal vivo. Episodio a parte risulta “Ricardo e Germonda’,
struggente ballata narrativa che, all’epoca, venne accusata di
“vecchionismo” (o forse era solo colpa dell’indubbia somiglianza
fra Roberto Tombesi e il “professore”?) Tracks: 1.
Valsivien / Trescon Musicians: Roberto
Tombesi: voce, organetto, mandoloncello, chitarra battente dulcimer,
bouzouki, percussioni
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