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Baraban, Terre di passo
Ed. Il Gelso 2002 - ACB/CD123
L'ultimo lembo di entroterra ligure, al confine tra Italia e Francia, č terra povera, aspra, battuta dal vento e dai traffici pių diversi. Terra di antichi passaggi, sui suoi sentieri si canta e si danza si odono parole e suoni di paesi lontani. Sono i barabba del mondo, gli affamati della terra, baraban migranti, clandestini, donne e uomini senza carte che, nellEuropa che ha abolito le frontiere, non si azzardano a passare dalle normali vie di traffico. Ripercorrono strade un tempo battute da ritals, passeur, contrabbandieri, ebrei, perseguitati politici. Sono questi i temi di un cd per molti aspetti intenso e coinvolgente, un ritorno davvero da applaudire quello dei baraban, sperando che il loro sodalizio duri ancora a lungo. Il booklet č come sempre molto ricco e la grafica di copertina scelta da Giuliano Grasso, un dipinto di Emile bernard, č davvero evocativa.
Tracks: 1) Terre di passo
Vincenzo Caglioti: organetti diatonici, voce Aurelio Citelli: voce solista, ghironda, bouzouky, tastiere, basso Giuliano Grasso: violino, voce Diego Ronzio: darabuka, batteria, percussioni, clarinetto, piffero, sax, voce Paolo Ronzio: chitarra acustica, bouzouky, mandolino, flauti, cornamuse, voce |