Steeleye Span,
They Called Her Babylon

 

Park Records PRK CD70 (CD, UK, March 2004)

 

Un disco imperiale, non è eccessivo dirlo: stupisce la sensibilità e la creatività dei vari Kemp, Knight, Nicol. A differenza di gruppi cult (vedi fairport) che si trascinano simpaticamente tra i loro ricordi, qui siamo di fronte a idee nuove che prendono vita in brani quali "Samain", "They called er babylon", "Child Owlet". Stupendi gli arrangiamenti di Peter Knight col suo violino "Octave". L'album ha sonorità a tratti dolci, in altri momenti elettriche impetuose, molto anni 70, che sfumano però sorprendentemente in soluzioni raffinate. Suggestiva la grafica di copertina, di autore ignoto: il booklet comprende tutti i testi ma non cita neppure i musicisti che hanno lavorato intorno a questo disco e gli strumenti utilizzati.

 

Tracks:

Van Diemen's Land (4:52) - Samain (5:59) - Heir of Linne (6:49) - Bride's Farewell (4:18) - They Called Her Babylon (6:19) - Mantle of Green (5:23) - Bede's Death Song (0:41) - Diversus and Lazarus (6:43) - Si Begh Si Mohr (4:13) - Child Owlet (5:07) - What's the Life of a Man? (5:30)

 

Musicians:

Maddy Prior, vocals - Peter Knight, vocals, violin, “Octave” violin, keyboards - Ken Nicol, vocals, guitars - Rick Kemp, vocals, bass - Liam Genockey, drums